sabato 23 maggio 2020

#Step 15 Limiti dello sviluppo

Il Club di Roma è una associazione non governativa creata per affrontare le molteplici crisi che affliggono l'umanità e il pianeta; composto da noti scienziati, economisti, imprenditori ed ex politici il suo scopo è quello di cercare di definire soluzioni globali alle complesse sfide interconnesse del nostro mondo.
Decenni di consumismo esponenziale e crescita della popolazione hanno messo in pericolo il clima terrestre e i sistemi di supporto alla vita, rafforzando al contempo le disuguaglianze sociali ed economiche e impoverendo miliardi  di persone a livello globale.
Nel 1972 fu pubblicato il primo rapporto importante del Club  “ I limiti dello sviluppo”;  il quale ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, creando polemiche sui media e dando slancio al movimento globale per la sostenibilità. "I limiti dello sviluppo" aveva molti messaggi, si confrontava fondamentalmente con il paradigma incontrastato della crescita materiale continua e della ricerca di una espansione economica senza fine; era uno studio che prevedeva come  l’economia mondiale avrebbe finito per contrarsi irreversibilmente sotto gli effetti negativi combinati del graduale esaurimento delle risorse minerali e dei danni generati dall'inquinamento, previsioni che oggi riscontriamo in quello che è stato denominato “cambiamento climatico”; cinquant'anni dopo, non vi è dubbio che l'impronta ecologica dell'umanità supera sostanzialmente ogni anno i suoi limiti.
Il tema del futuro era, nel momento della pubblicazione ed è, attualmente, al centro di tale rapporto, dato che in esso sono descritti possibili scenari futuri in cui non si è riusciti a fermare tutti problemi legati ad un crescita demografica spropositata, ad una economia ed una industrializzazione non sostenibile dal punto di vista ambientale e altri fattori.
Il futuro del nostro pianeta e della nostra specie è in pericolo e ogni giorno che passa il tempo a disposizione è sempre meno. Nel 2018 è stato pubblicato un nuovo report intitolato "Transformation is Feasible". Il nuovo report propone quattro possibili scenari futuri per il pianeta Terra. Il documento si basa su un nuovo modello, chiamato Earth3, che calcola gli “effetti” sui 17 punti per lo sviluppo sostenibile di sette regioni del mondo e ne valuta per ciascuna l’impatto sui nove limiti planetari. E' interessante considerare gli scenari proposti dal report.

  1. Tutto procede come sempre (same): Le nazioni del mondo continuano a portare avanti le proprie politiche senza sostanziali modifiche. Nel 2050 vengono raggiunti solo 11 dei 17 punti per lo sviluppo sostenibile ma, al contempo, gran parte dei limiti planetari è abbondantemente superata. L’umanità si prepara a vivere decenni difficili, all’insegna dell’instabilità sociale e degli sconvolgimenti del clima.
  2. Accelerazione della crescita economia (Faster): L’idea dominante è che una crescita più veloce possa finanziare le manovre per raggiungere i 17 punti. Gradualmente, le ineguaglianze sociali ed economiche aumentano; contemporaneamente, l’impatto della crescita economica potenziata impatta l’ambiente, l’inquinamento aumenta e causa danni maggiori del primo scenario.
  3. Un forte impegno su più fronti (Harder): Nel 2020 emerge chiaramente l’impossibilità di raggiungere i 17 punti attraverso una crescita economica tradizionale. Si diffonde l’idea che sia necessario adottare un nuovo modello di crescita economica sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Non si tratta, però, di un cambio di marcia radicale. Vengono attuate politiche forti su ambiente, economia e salute, ma raramente sono coordinate globalmente. Spesso al miglioramento in un ambito corrisponde una assenza di iniziative in un altro. Dopo un decennio dove le principali diseguaglianze sembrano essere destinate a scomparire si assiste a un’inversione di tendenza, come se il peggio fosse stato solo rinviato.
  4. Una trasformazione globale radicale (Smarter): È il 2020 e i governi delle nazioni  intraprendono politiche estremamente coraggiose. Il fine è operare una transizione verso la sostenibilità sinergica in tutto il mondo. Per raggiungere i famigerati 17 punti è necessario dimezzare l’uso del carbone a ogni decennio, rendere sostenibili produzione e consumo alimentare, introdurre nuovi meccanismi di sviluppo nelle nazioni povere e contromisure drastiche alle disuguaglianze, attuare provvedimenti in materia di educazione, uguaglianza di genere e pianificazione familiare. Lo sforzo è immenso ma l’umanità  nel 2050 ha raggiunto 15 dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile e sta gradualmente rientrando dentro ai limiti planetari


Il punteggio che misura il successo (SDG score) di ognuno degli scenari

Fonti e approfondimenti:
-https://clubofrome.org/about-us/
-https://www.vice.com/it/article/8xjzw3/club-di-roma-50-anni-limiti-dello-sviluppo-futuro- transformation-is-feasable
-https://www.lastampa.it/tuttogreen/2018/10/18/news/il-nuovo-rapporto-del-club-di-roma-si-puo-ancora-salvare-il-pianeta-ma-non-c-e-piu-tempo-da-perdere-1.34053543?refresh_ce
https://clubofrome.org/publication/transformation-is-feasible/



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